Cronache di un Lunedì mattina.
Hai presente
quando si dice che il buongiorno si vede dal mattino? Credimi, si vede anche il
contrario.
Nel momento
preciso in cui apri gli occhi, guardi il telefono e ti rendi conto che sono le
cinque e venti e tu non devi alzarti per almeno altre due ore . Hai sonno, ma
per quanto provi a girarti e rigirarti, nulla, il tuo corpo non ne vuole sapere
di riaddormentarsi.
E allora
pensi: è iniziata male.
Le ore
passano e tu non prendi sonno e poi, finalmente, ad un orario decente, ti alzi.
Vai a fare
colazione e scopri che il tuo tè preferito è finito. E in una giornata normale
non sarebbe stato un problema vista la quantità spropositata di tè e tisane che
decora la tua credenza. Ma no, stamattina sei nervosa, quindi è grave,
gravissimo.
Perché no!
Non voglio l’infuso pesca e mango, voglio il mio tè alla pesca. E no! Non è la
stessa cosa.
Ti prepari
per andare a lavorare, devi andare a Roma oggi e già pensi al traffico che
troverai, in più non sei sola, in un giorno normale saresti felice di avere
compagnia, ma ricorda: bad day.
Quindi dopo
aver fissato per venti minuti un’immensa pila di vestiti ed aver recitato a
ripetizione il chiaramente falso mantra “non ho nulla da mettere”, decidi di
indossare una magliettina blu a pois che sta malissimo con gli altrettanto blu
jeans che hai dovuto mettere perché i pantaloni grigi sono a lavare,
ovviamente. Non sei soddisfatta e sai
perché? Perché i jeans blu stanno malissimo con la maglietta blu, sfatiamo il mito che
i jeans stanno bene con tutto, non stanno bene con tutto. Soprattutto non con
il blu.
Quindi
nulla, esci. E chiudi il cane dentro casa. Te ne accorgi che sei già in
macchina, tendi le orecchie e senti solo una cosa…silenzio. Quindi torni
indietro, lo fai uscire in giardino e rientri in macchina, ora lo senti
abbaiare dietro di te. Ok, tutto normale.
Passi a
prendere tutti i tuoi colleghi, e via si va.
Il viaggio
va abbastanza bene se non fosse per quel cratere, suvvia chiamiamo le cose con
i loro nomi, che prendi in pieno perché l’alternativa sarebbe evitarlo e fare
un frontale e per quel maledetto piccione.
Maledetto,
maledetto piccione.
Che cosa ci
fai lì, fermo in mezzo ad una strada ad alta velocità, a fissare il vuoto??
Lo vedi da
lontano. Lo guardi, lui ti guarda, non si muove. La macchina mastica
velocemente metri di strada e lui non ha paura. Tu sì, dietro di te c’è un'altra auto, non puoi frenare! Dannazione, maledetto piccione, spostati!!!
Basta, gli
suoni.
E ti senti
incredibilmente stupida nel farlo, hai veramente suonato ad un piccione? In
ogni caso funziona, il maledetto uccellaccio si ricorda di avere le ali e si
libra in aria, come se nulla fosse.
Tiri un
sospiro di sollievo, anche oggi non hai ucciso nessuno. Maledetto piccione.
Arrivi.
Fai il giro
del parcheggio un paio di volte e nulla. Esci dal parcheggio sconfortata e lo
vedi: un posto. Guardalo quanto è bello, sembra quasi splendere di luce propria.
Parcheggi, è perfetto.
Ma la favola
del parcheggio perfetto non è destinata a durare, te ne accorgi nel momento in
cui la tua collega scende dalla macchina. Te ne accorgi incontrando il suo
sguardo risoluto e soprattutto te ne accorgi dalla presa d’acciaio che la sua
mano ha sullo sportello. Non fai in tempo a dirle nulla che lei lo fa. Chiude
lo sportello e lo fa con una potenza tale che tutto nella macchina trema,
soprattutto il tuo cuore.
Il rumore
che fa lo sportello è secco e urla “ciao, mi sono rotto!”.
E così è, il
finestrino è andato, non sale e non scende. Non quando glielo chiedi tu almeno,
eh certo, perché durante il tragitto per tornare a casa lo vedi mentre cade da
solo, in una lenta discesa verso l’oblio.
E quindi che
dire, eccomi. Con dei fogli in mano a scrivere quello che mi è successo oggi,
mentre la mia povera macchinina viene aperta, studiata, medicata.
Prima sono
passata a prendermi qualcosa da mangiare, la pizzeria dove sono andata era
chiusa, ovviamente. Quindi vado da Mc Donald’s, tanto il mio fegato sta già
soffrendo per il nervoso, cosa saranno mai 1000 calorie di unto in più...
Quando apro
lo scatola del panino quasi mi aspetto di trovarmi un filet ‘o fish, sai quel
panino al pesce che non piace a nessuno? Per fortuna no, è il mio cheese
burger, però per sicurezza c’è la cipolla, che io avevo chiesto di non mettere.
Lo so, lo
so, ci sono persone che darebbero di tutto purché le loro brutte giornate
somiglino anche solo un minimo alle mie, ma abbiamo tutti i il diritto di piangerci
un po’ addosso ogni tanto no?
Ah,
un’ultima cosa.
E’ solo
lunedì.
Bpo Bpo B.
Guarda il lato positivo, B.
RispondiEliminaÈ solo lunedì, peggio di così non può andare and better days are coming PER FORZA❤️
Ho adorato questo post, la mia giornata ieri è stata più o meno così:
RispondiEliminaE niente. Sveglia dalle 7 perché dovevo scrivere la tesi. Dopo mesi di tregua mi torna l'allergia (non so a cosa sono allergica ma STARNUTISCO 67 VOLTE AL MINUTO). Alle 12:30 dovevo uscire di casa per prendere il treno per Padova per andare a ricevimento dalla relatrice. Alle 12:15 metto a stampare la tesi. La mia stampante mi odia. E non si capisce che problemi abbia. Perdo il treno. Nel frattempo mentre cerco di non impazzire dietro alla stampante sono al telefono con quel santo del mio ragazzo che mi dà indicazioni per risolvere il problema. Il mio vitello di cane è tutta agitata, continua a portarmi i giochi e abbaiare ai passanti. Niña (la gatita) entra ed esce ogni 5 minuti e miagola a caso. Suona il corriere. Oh. Finalmente. È arrivato il mio regalo di compleanno per me stessa. Penso "dai, ora vedrai che migliora tutto". Un kit di 4 rossetti. Apro. Uno di 4 è VUOTO. C'È SOLO LA CONFEZIONE. Ok. Calma. Intanto la mia stampante stampa la tesi 4 volte ma a righe, cioè illeggibile. Cambia cartuccia. Niente. Fai pulizia cartuccia. Ok. Finalmente va. Stampo. Guardo l'ora: cazzo sto per perdere anche il treno dopo. Merda. Corro. Ma ho ancora l'allergia quindi inizio a lacrimare. Una signora anziana mi guarda con la faccia impietosita perché probabilmente sembrava mi fosse morta tutta la famiglia e stessi piangendo come una fighetta. Arrivo in stazione. Rollo una sigaretta ma dopo un tiro arriva il treno. Mi sono dimenticata la rinazina per l'allergia. Arrivo a ricevimento. Se avessi preso il treno prima sarei stata puntualissima e non avrei sette persone davanti. Vabbeh. Arrivo alle 15 ma riesco a entrare nello studio dopo alle 17:30. Sto dentro 8 minuti contati. Otto minuti. Dopo un'ora di treno e due ore e mezza di attesa. Vabbè.esco. ho 16 minuti per arrivare in stazione e prendere il treno del ritorno. Corro. Arrivo col fiatone. Treno in ritardo. Ovviamente. Ma ormai l'avevo presa con filosofia e me l'aspettavo. Serata finita con un'affogato allo zabaione alla romana con uno dei miei esseri umani preferiti e l'arrivo della modern renaissance. ❤
Tesoro non avevo visto il commento, che dire, certe giornate sono da dimenticare ma alla fine a ripensarci ci fanno fare un sacco di risate! 😂
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